Schiaffo educativo | Educazione figli

Schiaffo educativo
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Schiaffo educativo

Schiaffo educativo

Perché diamo uno schiaffo a nostro figlio? Si può parlare di schiaffo educativo? Lo schiaffo può avere conseguenze?

Partiamo dal presupposto che lo schiaffo educativo non esiste. Lo schiaffo non è mai educativo, ma viene dato perché in quel momento si è perso il controllo, perché si è arrabbiati: un gesto impulsivo ed emotivo dovuto all’ira per comportamento negativo del bambino.

Lo schiaffo sarebbe “educativo se fosse dato con razionalità, cioè, se il genitore non avesse uno scatto di ira e desse quello schiaffo per eliminare un comportamento negativo: Ma perché non utilizzare una punizione invece dello schiaffo? Lo schiaffo è violenza, soprattutto quando viene dato sul viso, sulle mani o sulle gambe.
Se proprio è necessario e non c’è alternativa, meglio una piccola sculacciata, soprattutto se porta ancora il pannolino, data in maniera leggera. In realtà i bambini non sentono dolore con la piccola sculacciata sul pannolino, ma percepiscono il tono di voce arrabbiato del genitore. Tant’è vero che se lo sculacciate per gioco con la stessa intensità, ridendo e giocando, non piangerà:
Il bambino piange perché sente la voce alterata o le urla accompagnate alla sculacciata.

Siamo chiari, una sculacciata educativa, di tanto in tanto non fa male, checché ne dicano gli psicologi.

E lo stesso vale per uno schiaffo occasionale, che si ferma ad un episodio isolato, in cui forse non se ne poteva fare a meno, non ha mai provocato danni a nessuno.

 

E sicuramente tra una sculacciata o uno schiaffo occasionale, e le percosse ripetute, fatte di schiaffi, botte con mazze, cucchiai di legno, c’è un abisso. In realtà anche la sculacciata può essere superflua, infatti se un bambino è ben educato ed ha imparato a rispettare le regole, la sculacciata non serve: basta uno sguardo o un richiamo deciso perché il bambino abbandoni immediatamente atteggiamenti negativi. Sculacciata a parte, possiamo asserire che mai e poi mai, un genitore dovrebbe dare schiaffi sul viso, sulle mani e sulle gambe. Così come non dovrebbero essere mai dati pizzicotti, l’utilizzo di arnesi come zoccoli, cucchiai di legno, battipanni etc.!

Lo schiaffo, oltre ad essere doloroso, quando dato sul viso o sulle mani, provoca una forte umiliazione specialmente se dato in presenza di altre persone. Eventi così forti restano impressi nella mente di un bambino e, oltre ad una momentanea frustrazione, se ripetuti nel tempo, possono risultare traumatici ed avere ripercussioni in età adulta.

Commenti (1)

Olá, vorrei aggiungere che un bambino bene educato e corretto nella maneira giusta e tempestivamente sicuramente diventa un adolescente più gestibile. Ma quale correzione è giusta? Lo schiaffo non andrebbe mai e poi mai utilizzato come mezzo coercitivo, deve essere banido ed evitato assolutamente. Quindi, se proprio dopo avere parlato e messo in punizione il bambino insiste in disobbedire, allora è necessario punire con la “vara” sul sedere variando l’intensità a seconda dell’età. E, come detto bene, non è la severità che conta, ma il gesto.
Per quanto riguarda il tono della voce, il genitore deve imparare ad agire sempre senza perdere il controllo e senza ira, bisogna essere capace di correggere senza urlare come pazzo, non è necessario usare tono di voce stridente e alto, ma avere un vocabolario corretto che il bambino associe immediatamente alla correzione.

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