Schisi palato molle

Schisi palato molle
Labio-palatoschisi

Schisi palato molle

Schisi palato molle

 

Schisi palato molle

Quando alla nascita di vostro figlio gli viene diagnosticata la schisi del palato molle sappiate che, in genere, basta un solo intervento.

In Italia ci sono pochi ospedali che trattano la patologia della Labiopalatoschisi. Quindi soprattutto per chi è del meridione la scelta risulta essere più difficile.

Una cosa importante da sapere è che ci sono due correnti di pensiero con differenti modalità riguardo l’intervento chirurgico.

  • Operare il bambino intorno ai 6 mesi, quando non è ancora comparso il linguaggio, questo perché così ci sono molte più probabilità che il linguaggio si sviluppi in maniera corretta e potrebbe evitare la logopedia. Naturalmente il bambino è più piccolo, più cagionevole, la bocca più piccola (ricordate che l’operazione avviene attraverso la bocca che verrà divaricata).
  • Operare il bambino quando ha raggiunto almeno gli otto chili di peso o addirittura dopo il primo anno di età. Il bambino starà bene in salute, è più forte, la bocca risulterà essere più grande (ma saranno comparsi i primi dentini). In questo caso però la logopedia sarà d’obbligo. Il bambino avrà incominciato ad emettere i primi suoni che ha imparato in maniera errata. Inoltre è bene ricordare che molto probabilmente il bambino avrà incominciato a camminare ed è più difficile da gestire.
Diffidate nella maniera più assoluta di chi vi propone di operare la Schisi del Palato Molle prima dei 6 mesi.
A questo punto, purtroppo, la decisione spetta ai genitori, nel caso hanno la possibilità di andare dovunque, o, alle circostanze, se l’ospedale a cui ci rivolge opera in quella o quell’altra modalità. 
Un altro fattore che per molti potrebbe essere importante è la figura professionale.
La labiopalatoschisi è trattata indistintamente da:
Chirurghi Plastici oppure Chirurghi Maxillo-Facciale. 
Per noi è stata determinante la competenza.
In ultimo ci risulterebbe che l’intervento possa essere svolto anche dall’odontoiatra. Personalmente noi diffideremmo molto, anzi moltissimo, da questa possibilità.

Tra gli ospedali più accreditati che eseguono questo tipo di intervento (rigorosamente in ordine alfabetico) sono:

Ospedale Il bambino Gesù di Roma  
Il protocollo prevede l’intervento intorno al 6° mese
http://www.ospedalebambinogesu.it/Portale2008/Default.aspx?IdItem=287

Ospedale Cisanello di Pisa
Il protocollo prevede l’intervento intorno al 6° mese
http://www.ao-pisa.toscana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=307%3Auo-chirurgia-plastica&catid=132&Itemid=73&showall=1

Ospedali Galliera Genova
Il protocollo prevede l’intervento dopo il primo anno di età
http://www.galliera.it/20/58/464/209/centro-labiopalatoschisi

Ospedale I Policlinico Napoli
L’intervento è previsto intorno all’ottavo mese, il bambino deve pesare almeno 8 kg.
http://www.labiopalatoschisi.unina2.it

Ospedale S.Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria
Il protocollo prevede l’intervento intorno al 6° mese
http://www.ospedale.al.it/Struttura.aspx?IDE=1101

Ospedale San Bortolo Vicenza
http://www.centrolabiopalatoschisi.it

Ospedale San Paolo di Milano
http://www.ao-sanpaolo.it/curarsi/maxillo

Ospedale pediatrico Santobono Pausilipon Napoli
L’accesso all’Ambulatorio di Chirurgia Plastica Pediatrica coordinato dal dott. Marcello Zamparelli, avviene con impegnativa del Pediatra Curante e tramite prenotazione al CUP (Centro Unico di prenotazione) Aziendale, tel. 800 91 20 91 (gratuito da rete fissa) oppure 199 44 61 53 (da cellulare, al costo indicato dal gestore telefonico) dal lunedì al venerdì ore 8-18, il sabato ore 8-12. Alcune indicazioni sul nostro Centro sono sul sito web della Società Italiana di Labiopalatoschisi    http://www.silps.it/
oppure    http://www.amicidimagu.org/site/

 

 

 

 

 

 

 

Commenti (2)

Non so chi ha stilato la lista degli ospedali, ma alcuni di questi mi lasciano parecchio perplesso, altri potevano essere dei buoni centri qualche anno fa ma non penso che lo siano più oggi.
Comunque se a qualcuno interessa come la penso può collegarsi al sito http://www.infolabiopalatoschisi.it

Siamo noi ad aver stilato questa lista, genitori nonché gestori di questo blog Claudio e Roberta, può leggere il nostro profilo sulla pagina “chi siamo”, basata certamente solo sulla ricerca via internet. Non capiamo, visto che a differenza nostra, lei non fa nessun riferimento, quali siano gli ospedali che lasciano perplesso. Non credo il Bambino Gesù, perché per quanto noi non ci siamo trovati bene, resta in Italia al primo posto. Non credo che si riferisca ai professori toscani, perché da quanto mi è sembrato di capire, lei li sponsorizza molto, visto la sua esperienza. Ma forse la sua critica è rivolta proprio all’ospedale di Alessandria, dove non c’è una lista di bambini in attesa, dove non ci sono 30 pazienti ricoverati con quella patologia. Ma questo è davvero un segno di qualità? Il fatto che un chirurgo abbia operato 2000 pazienti lo rende per forza di cose più bravo di uno che ne ha operati 300? Noi abbiamo trattato nella nostra carriera una 30 di bambini autistici, ci sono centri specializzati che ne trattano centinaia, siamo disponibili in ogni momento a confrontarci con quei terapisti che ne hanno trattato a centinaia, senza senso di inferiorità, ma anzi, con la consapevolezza che noi conosciamo i loro metodi perché pubblicano libri, loro non il nostro. Ma i genitori dei bambini che abbiamo trattato non ci avrebbero cambiati con il più esperto educatore del mondo. Le competenze e le abilità non si misurano solo con i casi trattati, glielo possiamo assicurare con dati scientifici.
Inoltre signor Luciano, mi permetta, noi siamo terapisti e abbiamo trattato spesso casi di bambini con problemi di linguaggio. E abbiamo visto bambini operati da altri medici, persino quelli tanto osannati, ma da terapisti e da insegnanti, e con la consulenza del nostro pediatra che ne ha visti a migliaia di bambini con la palatoschisi, con la consulenza del nostro foniatra che ne ha visti ancora di più, abbiamo potuto confrontare l’esito dell’intervento di nostra figlia, con quella di altri, perfino gli osannati: non cambieremmo altre mille volte il dott. Vaccarella, anche se non opera 100 casi al mese. Punti di vista di genitori che hanno avuto problemi simili, ma vissuti in maniera diversa.

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