Musicoterapia perché?

Musicoterapia
Perché è importante la musicoterapia?

Musicoterapia

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La domanda che si pongono in molti è: perché la musicoterapia. Le risposte che troverete in rete sono molteplici, e si diversificano in base alla corrente di pensiero, alla scuola di provenienza e sicuramente al bagaglio di esperienza personale che ognuno si porta dietro.

Quello che noi ci proponiamo di fare, è di rispondere alla domanda attraverso il concetto di musicoterapia riabilitativa.

 

 

Dobbiamo sottolineare che i bambini non amano andare in terapia, ci riferiamo alle terapie convenzionali: logopedia, psicomotricità, psicoterapia, fisioterapia. Il bambino partecipa alle sedute perché costretto, ma potendo scegliere declinerebbe volentieri. Fatta eccezione per quei casi dove il terapista utilizza molto il gioco o ha una grande capacità di attirare le simpatie del bambino.

A differenza delle altre terapie, la musicoterapia, se applicata bene, crea l’effetto contrario: il bambino viene contento in terapia. Per lui la terapia diventa un momento di svago, di gioco, un piacevole momento di partecipazione. Sono pochi i bambini che si annoiano durante l’ora di musicoterapia, e questi pochi diminuiscono sempre più tanto più grave è l’handicap. Questo perché per un bambino con forte disabilità, produrre musica è un traguardo bellissimo.

Oltre alla partecipazione gradita alla seduta, dobbiamo sottolineare il valore della terapia attraverso l’utilizzo della musica. Tutti gli esercizi proposti in terapia possono risultare difficili, noiosi. Mentre quando sono proposti con la musica diventano gradevoli. Un esercizio motorio proposto in fiosioterapia risulta essere monotono e ripetitivo, lo stesso esercizio proposto in musicoterapia acquista tutto un altro sapore per il bambino. Per questo diventa molto importante il lavoro di equipe; la collaborazione tra i vari terapisti che lavorano intorno al bambino. Se un logopedista ed un musicoterapista lavorano confrontandosi continuamente, se ognuno dei due conosce i propri limiti e non ha paura di chiedere al collega di intervenire dove si sente meno preparato, i risultati sono di gran lunga superiori. Così per la psicomotricità e la fisioterapia.

Un esempio può essere quello dell’esperienza avuta con una logopedista, la quale aveva un bambino con spiccato rotacismo (erre moscia). Era riuscita ad insegnare al bambino a produrre correttamente la R, ma purtroppo il bambino non partecipava volentieri agli esercizi per contestualizzare, cioè: il bambino era in grado di produrre la R in modo corretto su richiesta, ma durante un discorso non riusciva ed emettere il suono correttamente. Così fu proposto a me di intervenire. Composi una filastrocca cantata, molto divertente, dove la lettera R la faceva da padrona: la tartaruga ed il canguro. Inizialmente gliela feci sentire un paio di volte insieme ad altre canzoni sterili, questo per far sì che si innamorasse proprio di quella canzone, quando mi accorsi che al bambino la preferiva gliela facevo sentire solo se collaborava a cantarla con la R pronunciata in maniera corretta.

Quando cantava, se sbagliava, producevo alla tastiera una musica completamente stonata e mi buttavo per terra facendo finta di soffocare per la R prodotta male. Lui si divertiva un mondo e in due mesi imparò a contestualizzare la R.  

Va ricordato che la Musicoterapia può essere utilizzata in equipe con altre terapie, o come terapia a sé in moltissimi campi: autismo, iperattività, handicap, aggressività etc.!

Quello che è importante sottolineare è che la Musicoterapia non è animazione musicale, non è insegnare musica, non è svago, non è rilassamento da beauty-farm, ma terapia vera e propria che, se utilizzata con professionalità è utilissima per riabilitare:

  • Migliorare le capacità psicomotorie (equilibrio, orientamento, ritmo, coordinazione, agilità etc.)
  • Migliorare linguaggio e comunicazione (balbuzie, deficit etc.)
  • Migliorare le capacità di adattamento
  • Estinguere comportamenti negativi
  • Migliorare le autonomie
  • Facilitare  le relazioni sociali
  • Favorire l’integrazione dei vari livelli di sviluppo
  • Ridurre l’ansia, le frustrazioni, paure, fobie
  • Migliorare l’attenzione
  • Ridurre depressioni
  • Stimolare la collaborazione
  • Migliorare le capacità sensoriali e percettive
  • Stimolare l’espressività corporea

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