Utero in affitto
Bambino tolto ai genitori
I giudici dei minori e la pratica nazista
Togliere i bambini ai genitori, se non per casi straordinariamente gravi, dove sussiste grave pericolo per la vita del bambino, è una pratica nazista.
Pensa ad un bambino ebreo di 1 anno e mezzo. Pensa alla Gestapo che in piena notte lo strappa dalle braccia della madre. Pensa a quel bambino che, non ancora capace di parlare, piange disperato perché vuole la propria madre. Ora pensa a quel bambino messo su un treno e trasportato in un campo di concentramento. Forse in quel campo troverà un’anima pia che si prenderà cura di lui. Ma pensa a quel bambino quando nel cuore della notte si sveglierà per un dolore, per un incubo, per il semplice desiderio di stare tra le braccia della madre, e si trova davanti una persona estranea.
E ora pensa ad un bambino di un anno e mezzo i cui genitori si sono macchiati di un atto illecito. Hanno utilizzato la pratica dell’utero in affitto, ora pensa a quel bambino che viene prelevato dalle forze dell’ordine e dagli assistenti sociali, che viene caricato su un’auto e che viene trasportato in una struttura protetta, dove forse, e dico forse, troverà un educatore che si prenderà cura di lui. E pensa a quel bambino quando nel cuore della notte si sveglierà per un dolore, per un incubo, per il semplice desiderio di stare tra le braccia della madre, e si troverà davanti una persona estranea.
E ora, pensa se tutto questo capitasse a tuo figlio.
Certo hanno commesso un illecito per la legge italiana, qualcosa di immorale per la chiesa, e qualcosa che lede la dignità della donna, soprattutto la donna che viene utilizzata come utero. Ma nessun delitto può essere giustificato attraverso la motivazione per cui viene commesso. Altrimenti dovremmo giustificare la pena di morte. Se ad uccidere è un assassino che lo fa per soldi, o un boia che lo fa per punire quell’assassino, non cambia: è sempre un omicidio.
Se un bambino viene chiuso in un struttura perché i genitori sono ebrei, o perché i genitori hanno commesso un reato, non cambia: una creatura innocente è stata strappata dalle braccia della mamma e per lei si prospetterà una vita segnata dal trauma più profondo che può vivere un bambino: la separazione dai genitori.
Ci sono milioni di modi per punire chi commette reati, senza per forza arrivare a chiudere un bambino in una casa famiglia.
In Italia c’è il condono per chi costruisce una casa abusiva,
In Italia c’è il condono per chi porta capitali di soldi all’estero, soldi provenienti da evasione ed illeciti.
In Italia c’è l’indulto e sconti di pena per assassini, pedofili e stupratori,
Ma in Italia non esiste un’alternativa che non permetta ad un giudice dei minori di strappare un bambino dalle braccia dei genitori.
In Italia ci sono giudici che non si preoccupano di quello che prova quel bambino di 18 mesi chiuso in quella struttura protetta, forse nemmeno lo sanno quello che prova un bambino che viene tolto ai genitori e chiuso in una struttura protetta, forse nemmeno gli interessa il dolore di quel bambino.
Tanto la sera tornano a casa tranquilli, sereni, cenano con i propri figli che sorridono al papà che gli ha portato in regalo lo smart phone di ultima generazione…