Bullismo dirigente scolastico | Nella mia scuola non c’è bullismo

Bullismo dirigente scolastico
Nella mia scuola non c’è bullismo

Nella mia scuola non c'è il bullismo

Nella mia scuola non c’è il bullismo

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Nella mia scuola non c’è il bullismo, in Italia non ci sono evasori,
il fumo fa bene alla salute, mio nonno ha un asino che vola.

 

Ma chi afferma questo, sa realmente cosa sia il bullismo? Ha mai letto un libro specifico? Ha mai subito atti di bullismo?

 

Tutti coloro che hanno avuto a che fare con il bullismo si sono inevitabilmente imbattuti nell’altezzosa certezza di un dirigente scolastico o di un insegnante che affermano: nella nostra scuola o nella nostra classe non c’è il bullismo.

Ma se voleste approfondire e faceste domande nello specifico, vi si paleserebbe immediatamente che dirigenti o insegnanti non conoscono l’argomento, e con la loro affermazione che nella propria scuola non c’è bullismo intendono che in quella scuola nessun ragazzo è stato mai mandato in ospedale, che non hanno mai forzato armadietti o rubato computer.

Ancora una volta dobbiamo sottolineare che questi non sono casi di bullismo. Il bullismo è quando un ragazzo, il bullo, prevarica un altro ragazzo, la vittima. Le angherie che la vittima subisce non sono molto gravi, ma sono continue e perdurano nel tempo e questo mina la stabilità psichica della vittima.

La cosa risulta essere alquanto preoccupante, perché fin quando ad avere le idee poco chiare sono giornalisti in cerca di scoop o di audience, si può accettare. Non si può pretendere che un conduttore televisivo sia preparato sull’argomento, ma è piuttosto grave quando ignorano l’argomento coloro che per mestiere si confrontano con i bambini tutti i giorni. Forse fino a pochi anni fa il bullismo era ancora qualcosa di ignoto, ma oggi è risaputo che c’è ed una scuola che non forma i propri insegnanti non può considerarsi una buona scuola. Una scuola che non conosce il bullismo è come un’ospedale che non conosce cosa sia il morbillo.

Un giornalista televisivo s’informa sull’argomento attraverso i giornali e qualche sito web, poi invita un illustre psicologo o neuropsichiatra, senza informarsi se hanno una formazione specifica in merito, quello che conta è la notorietà. Non mancheranno il solito criminologo, l’opinionista e costruisce una trasmissione di ovvietà e demagogia.

Ma ad un dirigente scolastico questo non è concesso, il dirigente scolastico dovrebbe conoscere il bullismo tanto quanto dovrebbe conoscere le materie amministrative, tanto quanto dovrebbe conoscere la pedagogia: si tratta di bambini, si tratta della sua scuola.

Il minimo sarebbe leggere qualche libro, Bullismo a scuola di Dan Olweus in primis. Poi partecipare a seminari e corsi di specializzazione, guardare meno televisione e leggere meno settimanali.

 

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